BIELORUSSIA

Popolazione: 9.950.000 abitanti
Capitale: Minsk (1.729.000 abitanti)
Altre città principali: Gomel, Mogiljew, Witebsk, Grodno.
Moneta: Rublo bielorusso (BYR)

La crescita del PIL reale al 1,5% nel 2014, dall'1% nel 2013 conferma il terzo anno consecutivo di crescita debole. Alla luce di un marcato peggioramento nelle prospettive economiche per la Russia, che rappresenta circa il 50% delle esportazioni bielorusse, ci si aspetta una stagnazione nel 2015, con un poco brillante recupero nel 2016.
 
Il PIL reale è sceso all’ 1,1% nel periodo gennaio-febbraio 2015, secondo il Comitato Nazionale di Statistica. L’industria, settore chiave, ha avuto una contrazione del 5,5% anno su anno in questo periodo, dopo la crescita di circa il 2% nel 2014 nel suo complesso. L’agricoltura ha avuto un in calo del 4% anno su anno nel periodo gennaio-febbraio 2015. I trasporti e gli investimenti delle imprese hanno continuato a ridursi. Nonostante ciò, il settore retail è aumentato rapidamente nel mese di gennaio.
 
La Bielorussia dipende dalla Russia per gli investimenti, aiuti e in particolare per le esportazioni.
 
Come tale, sarà una delle economie più colpite dalla recessione prevista in Russia durante 2015 e 2016 , che si prevede al 4% ed in Ucraina (mercati chiave).
 
I deboli prezzi del petrolio danneggeranno la Bielorussia in termini di scambio peggiorando le prospettive di esportazione. Per un periodo, il forte calo del rublo bielorusso a gennaio contribuirà a compensare questo impatto.
 
La bassa crescita in Russia, con la quale la Bielorussia sta diventando sempre più economicamente legata attraverso l'Unione economica eurasiatica, inaugurata il 1° gennaio 2015, comporterà un limite alla crescita bielorussa nel 2016. Si prevede una crescita del PIL reale di appena lo 0,3% nel 2015, salendo al 1,5% l'anno successivo.
Il nostro Paese è prevalentemente fornitore della Bielorussia, registrando esportazioni per valori superiori a quello delle importazioni; pertanto il saldo è tradizionalmente positivo per il nostro Paese.

Le relazioni economico-commerciali bilaterali presentano una dinamica relativamente positiva.
 
L’Italia è vista come un partner commerciale serio e affidabile i cui prodotti sono sinonimo di alta qualità, seppure di costo ancora elevato per gli standard locali. Alta tecnologia, impianti, macchinari e beni strumentali in genere (ad es. macchine per la lavorazione del legno, linee di imballaggio ed imbottigliamento per le industrie alimentari, macchinari per l’industria e per l’allevamento) rappresentano i settori di punta del nostro export.