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GEORGIA

Popolazione: 4.661.473  (luglio 2006)
Capitale: Tbilisi (1.158.000 abitanti)

Tbilisi

Un Paese localizzato in posizione strategica, nella regione del Caucaso meridionale, fortemente intenzionato a perseguire una politica di "deregulation" grazie alla quale nel 2007 aveva raggiunto un tasso di crescita del PIL pari al 12 per cento ma che è stato successivamente bloccato dal conflitto dell'agosto 2008 con la Russia. Tuttavia, pur con alcune difficoltà, ’economia georgiana ha saputo reggere all’impatto congiunto della crisi finanziaria internazionale e, appunto, del conflitto russo -georgiano dell’agosto 2008.

L'economia della Georgia, prima dell'indipendenza, ha ruotato tradizionalmente attorno al turismo sul Mar Nero, alla coltivazione del cedro, della frutta, del tè e della vite, allo sfruttamento delle miniere di manganese e rame. Durante questo periodo, allo stesso tempo il paese ha ricevuto forti investimenti nel settore industriale che hanno trasformato la sua economia, basata prevalentemente sulla produzione agricola di sussistenza.
Il settore industriale - assai limitato - si concentra fondamentalmente sulla produzione di vino, metalli, macchinari e tessili, ma la maggior parte degli impianti industriali sono obsoleti; il paese importa parte del suo fabbisogno energetico, inclusi gas naturale e petrolio, nonostante sia potenzialmente capace di produrre energia sufficiente per il fabbisogno interno.
Il settore agricolo potrebbe offrire opportunità di crescita grazie all’impegno del governo a sostenere la crescita nel settore e alle potenzialità legate all’apertura del mercato europeo per i prodotti georgiani in seguito all’accordo del 2014.
Altro settore di opportunità è quello minerario (il paese detiene riserve di manganese, rame e oro) ed il settore idroelettrico. Risultati particolarmente positivi si sono avuti nel settore delle infrastrutture energetiche, con l'apertura di un oleodotto che congiunge Baku, capitale dell'Azerbaijan, al porto georgiano di Supsa.

L’Italia ha registrato un saldo commerciale positivo con la Georgia negli ultimi anni; nel 2014 l’export è stato pari a circa € 155,8 milioni, mentre l’import è stato pari a € 98 milioni. Nel 2014 i settori principali per le esportazioni italiane sono “Altre pompe e compressori”, “Radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento” e “Macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori la meccanica strumentale”. Le importazioni invece hanno riguardato per lo più Prodotti della raffinazione del petrolio e Altri alberi da frutta, frutti di bosco e frutta in guscio.

FIERE TBILISI 2018


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12 – 14 APRILE

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